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Cosa prevede la legge di Bilancio 2023: il testo completo in pdf della Manovra approvata

È finalmente arrivato il tanto atteso via libera dell’Aula del Senato alla fiducia sulla legge di Bilancio con 109 sì, 76 i contrari e un astenuto. Con la fiducia del Senato la manovra 2023 diventa legge. La manovra 2023 è ora legge, scopriamo tutte le principali misure contenute nel testo (disponibile anche in pdf).

  1. Il testo completo della legge di bilancio 2023
  2. Quando sarà definitiva la legge di bilancio?
  3. Cosa prevede la nuova legge di bilancio?
  4. Superbonus
  5. Bonus casa green
  6. Mutui
  7. Proroga bonus mobili
  8. Proroga bonus barriere architettoniche
  9. Pensioni
  10. Flat tax
  11. Cuneo fiscale
  12. Reddito di cittadinanza
  13. Assegno unico e congedo parentale
  14. Carta risparmio spesa
  15. Smart working
  16. Bonus bollette
  17. Bonus psicologo
  18. Obbligo di Pos
  19. Tetto al contante
  20. Tregua fiscale

Il testo completo della legge di bilancio 2023

Il testo del disegno di legge bilancio è composto da 174 articoli e non presenta particolari modifiche rispetto al testo circolato nei giorni precedenti e che aveva subito già delle modifiche rispetto alla bozza approvata dal Consiglio dei Ministri. 

legge_di_bilancio_2023.pdf

Quando sarà definitiva la legge di bilancio?

Trattandosi di un disegno di legge, la legge di bilancio è efficace dopo l’approvazione del Parlamento. Il via libera definitivo è arrivato con il voto di fiducia in Senato del 29 dicembre e dal 1º gennaio entrerà ufficialmente in vigore.

Cosa prevede la nuova legge di bilancio?

La nuova legge di bilancio 2023 prevede importanti novità che riguardano il taglio Iva sui prodotti dell‘infanzia; la pace fiscale; le misure contro il caro energia, il taglio del cuneo fiscale, le modifiche al reddito di cittadinanza e all’assegno universale.

Puoi scoprire tutte le novità della nuova legge di bilancio qui

Superbonus

Anche tramite gli interventi del decreto Aiuti quater, la legge di Bilancio detta il nuovo calendario per sfruttare il superbonus 110 anche nel 2023, ma sarà possibile solo in specifici in formula piena per i condomini (grazie alla proroga delle Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%), per gli altri scenderà infatti al 90%. In tema di cessione del credito, si introduce anche il nuovo prestito ponte garantito da Sace per le imprese con problemi di liquidità derivante della mancata monetizzazione dei crediti fiscali.

Non solo, le cessioni del credito passano da quattro a cinque. La prima sarà libera, poi ce ne saranno tre verso banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni e, infine, ci sarà il trasferimento da banca a correntista partita Iva.

Bonus casa green

Tra le novità (o meglio, vecchie conoscenze) c’è il bonus case green, una detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di case ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023 direttamente dal costruttore.

Mutui

Del testo della legge di Bilancio fa parte un’altra “vecchia” norma che viene reintrodotta, stavolta in tema di mutui, per permettere il passaggio dal tasso variabile al fisso. Una misura particolarmente importante considerando anche l’aumento dei tassi di intesse che si sta verificando.

Nel dettaglio, chi ha un mutuo a tasso variabile per meno di 200 mila euro (importo richiesto) e un’Isee attuale non superiore a 35mila euro può rinegoziare il proprio tasso dal variabile al fisso. Anche le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36 vengono prorogate a tutto il 2023.

Proroga bonus mobili

Altra proroga molto attesa è quella che riguarda il bonus mobili, una detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto il cui tetto viene portato fino al tetto di 8.000 euro (e non a 5.000 euro come già previsto, riducendo di fatto il taglio rispetto ai 10.000 euro di quest’anno).

Proroga bonus barriere architettoniche

Confermata anche la proroga per il bonus barriere architettoniche (fino al 2025) auspicata da più parti. La misura consiste in una detrazione al 75% per i lavori di abbattimento degli ostacoli alla mobilità.

Pensioni

In attesa di una vera e propria riforma in materia, attesa ormai da anni, la legge di Bilancio interviene per evitare il ritorno alla Fornero.

Quota 103

Dal 1º gennaio 2023 parte ufficialmente quota 103, un meccanismo di uscita anticipata dal mondo del lavoro che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Chi decide di restare in servizio può scegliere di non avere il versamento dei contributi previdenziali che quindi restano in busta paga.

Opzione donna

Proroga con modifiche per opzione donna, cambiano i requisiti: 60 anni (con un anno in meno di requisito anagrafico per ogni figlio fino un massimo di due) per 3 categorie svantaggiate:

  • donne caregiver;
  • invalide al 74%;
  • lavoratrici di aziende in crisi (in quest’ultimo caso l’uscita è possibile con 58 anni d’età indipendentemente dal numero dei figli).

Aumento pensioni

Per le pensioni minime si prevede l’aumento a 600 euro, ma solo per gli over 75 e solo per il 2023. Per il resto, la rivalutazione del 7,3% verrà applicata con diverse percentuali a seconda delle fasce di appartenenza:

  • rivalutazione del 100% per i trattamenti fino a 4 volte il minimo;
  • rivalutazione dell’85% per i trattamenti fra 4 e 5 volte il minimo;
  • rivalutazione del 53% per i trattamenti fra 5 e 6 volte il minimo;
  • rivalutazione del 47% per i trattamenti fra 6 e 8 volte il minimo;
  • rivalutazione del 37% per i trattamenti fra 8 e 10 volte il minimo;
  • rivalutazione del 32% per i trattamenti oltre 10 volte il minimo.

Flat tax

La soglia di ricavi e compensi che consente ai lavoratori autonomi di accedere all’imposta forfettaria del 15% passa da 65.000 a 85.000 euro. Viene introdotta anche la flat tax nella forma incrementale, gli autonomi che non aderiscono al regime forfettario, potranno beneficiare la tassa piatta del 15% sugli aumenti di reddito calcolati rispetto ai tre anni precedenti.

Cuneo fiscale

Per i redditi fino a 35mila euro il cuneo fiscale si riduce di due punti percentuali, mentre per i redditi fino a 25mila euro il taglio del cuneo è di tre punti. I premi produttività fino a 3mila euro sono tassati al 5%.

Reddito di cittadinanza

Ulteriore stretta sul reddito di cittadinanza in manovra, le mensilità sono state ridotte da 8 a 7 (e non saranno più 18 come prevedeva la formula introdotta originaria). Introdotta anche Arriva anche la decadenza automatica dal beneficio nel caso in cui non si accetti la prima offerta di lavoro, anche se si attende un decreto per definire il tipo di offerta non rifiutabile.

Al contempo si introduce il reddito alimentare, un fondo sperimentale da erogare ai soggetti in condizioni di povertà assoluta tramite pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, da prenotare mediante una applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili.

Assegno unico e congedo parentale

L’assegno unico viene maggiorato del 50%, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 4 figli o più. Si introduce poi un mese in più di congedo parentale all’80% (anziché al 30% della retribuzione) da godere fino ai sei anni del bambino, riconosciuto sia alla mamma che al papà del bambino in via alternativa.

Carta risparmio spesa

La manovra prevede un fondo da 500 milioni per per sostenere l’acquisito di beni alimentari di prima necessità per le persone con un Isee non superiore a 15 milaeuro. I buoni spesa comunali vengono riproposti con il nuovo nome di “carta risparmio spesa”.

Smart working

Arriva la proroga dello smart working fino al 31 marzo 2023 per i lavoratori pubblici e privati fragili, ma non per i genitori con figli under 14 anni.

Bonus bollette

Aumenta la platea dei percettori del bonus sociale nel settore elettrico e in quello del gas. La soglia Isee per accedere al bonus da parte dei soggetti economicamente svantaggiati sale da 12.000 a 15.000 euro.

Il bonus psicologo diventa permanente dal 2023 anno e l’importo fruibile sale da 600 a 1.500 euro.

Obbligo di Pos

Retromarcia sul Pos obbligatorio, restano le norme attualmente in vigore, che prevedono la sanzione di 30 euro a chi rifiuta il pagamento elettronico.

Tetto al contante

L’innalzamento del tetto al contante resta a 5.000 euro, a partire dal primo gennaio 2023. Alla fine, la norma non è stata stralciata per allinearci agli altri paesi europei dove i tetti al contante sono più alti o non ci sono affatto.

Tregua fiscale

In materia di debiti con il Fisco, arriva la sanatoria delle irregolarità formali sulle dichiarazioni dei redditi, una forma speciale di ravvedimento, la definizione agevolata degli atti di accertamento, la conciliazione agevolata, la regolarizzazione dei versamenti, l’annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro.

Da segnalare lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015 slitta al 31 marzo ma restano fuori le sanzioni amministrative, multe comprese, e saranno i comuni a decidere se cancellare o meno imposta e sanzioni (gli interessi saranno in ogni caso cancellati). Alle rateizzazioni della definizione agevolata delle cartelle si applica un tasso di interesse del 2% anziché il tasso reale.

Fonte: Idealista https://www.idealista.it/news/finanza/economia/2022/12/02/170749-legge-di-bilancio-2023-in-pdf-il-testo-completo-della-manovra#at_medium=email&at_emailtype=retention&at_campaign=1059&at_creation=news_daily_20221230&at_send_date=20221230&at_link=m-1-titular-node-170749&at_recipient_id=3807524303&at_recipient_list=3&utm_medium=email&utm_campaign=1059&utm_term=m-1-titular-node-170749

 
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Pubblicato da su 30 dicembre 2022 in Attualità

 

Investire in immobili, i settori migliori del 2022

Investire in immobili, i settori migliori del 2022

Anche nel 2022 l’investimento immobiliare ha dato buoni frutti, anche in ottica di protezione dall’inflazione. Quasi la metà degli italiani pensa ancora che l’immobiliare sia un buon investimento. Secondo una ricerca Nielsen, ad esempio, per il 45,8% degli intervistati investire in una casa è una buona idea, perché sono convinti che i prezzi non potranno scendere troppo e prima o poi risaliranno. 

  1. Investire nel mercato immobiliare europeo
  2. Investire nel mercato immobiliare italiano
  3. Investire in immobili di lusso
  4. Investire in immobili contro l’inflazione
  5. Dove investire in immobili nel 2023
  6. Gli investimenti principali del 2022

Investire nel mercato immobiliare europeo

Secondo Primonial Reim il mercato immobiliare europeo ha registrato investimenti per 202 miliardi di euro, un volume simile a quello del 2021. Tuttavia, dopo un inizio d’anno molto positivo, il mercato ha subito un rallentamento nel terzo trimestre, influenzato dalla situazione geopolitica e dall’aumento dei tassi d’interesse. Per quanto riguarda i principali Paesi europei, i volumi di investimento sono stati di 54 miliardi di euro nel Regno Unito (+8% rispetto all’anno precedente), 35 miliardi di euro in Germania (-28%), 25 miliardi di euro in Francia (+11%), 12 miliardi di euro in Spagna (+51%), 11 miliardi di euro nei Paesi Bassi (-19%) e 8 miliardi di euro in Italia (+32%).

Gli uffici sono stati la classe di attività dominante, con 69 miliardi di euro, seguiti da logistica (46 miliardi di euro), residenziale (45 miliardi di euro), retail (28 miliardi di euro), hotel (9 miliardi di euro) e sanità (5 miliardi di euro).

Il 30° Forum di Scenari Immobiliari, che quest’anno aveva il tema: The Future is Now, ha confermato un settore immobiliare in buona ripresa: in Europa infatti il fatturato 2022 è aumentato di circa il dieci per cento in un anno. Ottimo anno anche per il mercato italiano che chiude il 2022 a 140 miliardi di euro di fatturato (+9,9 per cento). Ecco le previsioni di Scenari Immobiliari per il prossimo anno.

Investire nel mercato immobiliare italiano

Sono 8,9 i miliardi investiti nel mercato immobiliare italiano dall’inizio del 2022. Lo dicono i dati dello studio di Colliers sugli investimenti immobiliari in Italia nell’anno corrente. Nel solo terzo trimestre gli investimenti sono stati pari a 2,5 miliardi di euro. A trainare le transazioni, come sempre, sono le operazioni su Milano e Roma.

Il mercato immobiliare italiano si conferma fortemente attrattivo. Lo segnala Coima, presentando il proprio out look di mercato, secondo cui il 2022 dovrebbe vedere oltre 11 miliardi di euro in investimenti nel mattone italiano, un miliardo in più rispetto al 2021 e in forte crescita rispetto agli 8,7 miliardi del 2020.

Quali sono stati i settori immobiliari italiani preferiti dagli investitori? Secondo l’analisi di Gabetti, nei primi nove mesi del 2022 si è registrato un volume complessivo di investimenti immobiliari pari a 9,1 miliardi di euro, in crescita del 78% annuo, grazie anche a un terzo trimestre che ha totalizzato un volume d’investimento di 3 miliardi di euro.mobili commerciali, si conferma la corsa agli investimenti immobiliari in Italia nei primi 9 mesi del 2022.

Secondo Savills, sono stati investiti nel mercato immobiliare commerciale italiano circa 9,1 miliardi di euro: un valore in aumento dell’84% rispetto allo stesso periodo del 2021, il che rappresenta la miglior performance degli ultimi 10 anni (+39% rispetto alla media degli ultimi 5 anni ).

Investire in immobili di lusso

Anche gli immobili di lusso restano uno degli investimenti più sicuri che si possa fare. Lo dice l’annuale report di Coldwell Banker Global Luxury, secondo cui l’investimento immobiliare è saldamente al primo posto per i ricchi acquirenti, indipendentemente dalla provenienza.

Per quanto riguarda il comparto del lusso, inoltre, questo beneficia principalmente dagli investimenti stranieri, primi tra tutti quelli provenienti dalla Russia e dagli Stati Uniti, tendenza che, secondo il Real Estate Report, avrebbe dovuto trainare il comparto anche durante il 2022 e che ha subito contraccolpi solo marginali dalla situazione in Ucraina.

Investire in immobili contro l’inflazione

Nei momenti di turbolenza economica, solitamente si guarda ai beni reali (tra cui il mattone) in quanto riserve tangibili di valore. La stessa logica viene utilizzata quando l’inflazione aumenta in modo vertiginoso.

Secondo Nuveen Il real estate può offrire una protezione contro l’inflazione, in particolare nei casi in cui i proprietari hanno il potere di determinare i prezzi. A livello globale, molti mercati registrano un numero di spazi sfitti al di sotto delle medie di lungo periodo, il che suggerisce un mercato forte per i proprietari immobiliari.

L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno alimentando i timori di una possibile bolla immobiliare in diversi Paesi del mondo. Bloomberg ha stilato una classifica delle zone più a rischio bolla immobiliare. Scopriamo quali sono le nazioni in cui i rialzi del residenziale potrebbero essere insostenibili, ma tranquilli: l’Italia non è tra queste.

Le opportunità consistono nel guardare oltre l’attuale incertezza e puntare alle asset class dove si può generare una crescita degli affitti attraverso la ristrutturazione o la creazione di nuovo prodotto di qualità. In tale contesto, il settore della logistica europea continua a offrire interessanti opportunità di investimento, nonostante i valori elevati dovuti alla continua compressione dei rendimenti degli ultimi anni. Prosegue anche il contesto favorevole per le locazioni.

L’inflazione unita all’attuale crisi geopolitica sta spostando l’interesse degli investitori globali verso asset immobiliari in ottica difensiva. Investimenti storicamente legati a una clientela facoltosa o a investitori istituzionali, con le dovute cautele e la giusta consulenza, oggi possono essere alla portata di tutti.

Può un investimento immobiliare essere un rimedio contro l’inflazione galoppante? Poiché gli immobili residenziali sono un elemento essenziale nella vita di tutti, e generano anche rendimenti, la risposta potrebbe essere: sì.

L’inflazione causa più di un grattacapo a famiglie e investitori, erodendo il valore del denaro e il potere d’acquisto. Investire in immobiliare potrebbe essere però un modo per difendersi dall’inflazione, assicurandosi un bene rifugio se si investe direttamente, o una cassaforte finanziaria se si investe in titoli.

L’inflazione attuale, legata alla guerra in Ucraina ma presente anche prima per le conseguenze economiche del post pandemia, potrebbe causare un aumento incontrollato del prezzo delle case?

L’ampliamento della forbice tra la domanda elevata e l’offerta limitata di case in Europa, secondo Colliers, sta trainando l’imponente crescita degli investimenti nel settore residenziale e continuerà a generare opportunità anche in un contesto caratterizzato da incertezze geopolitiche ed economiche. In Italia gli investimenti residenziali si stanno concentrando nelle principali città in cui si trovano studenti universitari e giovani professionisti istruiti.

Dove investire in immobili nel 2023

Le costruzioni umane rappresentano il 40 per cento circa delle emissioni globali di carbonio; se si vuole affrontare il tema del cambiamento climatico è quindi indispensabile valutare correttamente le credenziali ambientali del settore immobiliare. Gli esperti di Pictet ritengono che gli edifici sostenibili siano il futuro degli investimenti, oltre che del pianeta.

Cresce il crowdfunding immobiliare in Italia e prendono piede i progetti di rigenerazione dei borghi. In questo ambito fa da apripista la Sicilia, che risulta essere la prima regione italiana per numero di operazioni in tal senso con 15 progetti intrapresi su ITS Lending.

Molte sono le aziende che hanno visto in questo mondo virtuale un’opportunità per vedere crescere il proprio business, utilizzando NFT, un certificato basato su “blockchain” che ne garantisce l’autenticità e la proprietà, e pagando in varie criptovalute. Il mercato più diretto è quello dell’intrattenimento nella sua concezione più ampia, ma ce ne sono altri come la formazione e l’istruzione, la moda, il turismo, lo sport, la “blockchain” o lo sviluppo di software.

Sono due gli studi citati dal sito di informazione internazionale: il primo, a firma MetaMetric Solutions, mostra come lo scorso anno si siano già raggiunti i 501 milioni di dollari in transazioni immobiliari sulle piattaforme del metaverso. Un trend che pare impostato al raddoppio nell’anno appena iniziato, visto che nel solo mese di gennaio si parla di un giro d’affari da 85 milioni di dollari.

Fonte: Idealista https://www.idealista.it/news/finanza/investimenti/2022/12/28/171298-investire-in-immobili-i-settori-migliori-del-2022#at_medium=email&at_emailtype=retention&at_campaign=1059&at_creation=news_daily_20221228&at_send_date=20221228&at_link=m-4-titular-node-171298&at_recipient_id=3807524303&at_recipient_list=3&utm_medium=email&utm_campaign=1059&utm_term=m-4-titular-node-171298

 
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Pubblicato da su 28 dicembre 2022 in Attualità

 

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RICERCA CONSULENTE IMMOBILIARE

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Eurocasaimm Agenzie Immobiliari, sul mercato dal 2000, ricerca consulente immobiliare, preferibilmente con esperienza pregressa nel settore, da inserire nel proprio team degli uffici di CarpiUno, CarpiDue, Novi e Rolo.

Un professionista che voglia allontanarsi dalla solita media dei profitti e migliorarsi dai risultati passati. Ambizione, motivazione, empatia, team building e competenze acquisite sono la base per la nostra ricerca.

Selezioniamo personale con visioni al futuro e apertura mentale. Una persona dinamica e attiva, con il desiderio di differenziarsi ed emergere come professionista per decidere ogni giorno la propria soddisfazione economica e professionale.

-Collaboratore

-Zona di lavoro: Carpi e limitrofi

-Il CV deve essere completo e dettagliato delle ulteriori specifiche: indicare le competenze su acquisizione, chiusura contrattuale e se in possesso di patentino e/o p.iva.

N.B.: SI VALUTANO SOLO SOGGETTI DIPLOMATI ED AUTOMUNITI (PREFERIBILMENTE CON PATENTINO DI AGENTE IMMOBILIARE OPPURE CON LA DISPONIBILITA’ AD EFFETTUARE IL CORSO CON RELATIVO ESAME).

Eurocasaimm Agenzie Immobiliari – http://www.eurocasaimm.com

 
 

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CHIUSURA UFFICI EUROCASAIMM – ESTATE 2022

CHIUSURA UFFICI EUROCASAIMM – ESTATE 2022

I nostri uffici rimarranno chiusi per ferie nei seguenti periodi:

CARPI, Via G. Mazzali n. 23, tel. 059/645023: chiuso dal 01 al 15/08

CARPI, Via Etna n. 12, tel. 059/5803680: chiuso dal 07 al 15/08

NOVI, Via A. Ligabue n. 37, tel. 059/677539: chiuso dal 11 al 21/08

ROLO, Corso Repubblica n. 45, tel. 0522/658323: chiuso dal 29/07 al 17/08

Nei restanti periodi di Agosto i nostri uffici riceveranno previo appuntamento!

Auguriamo a tutti BUONE VACANZE E TANTO RELAX!!!!

 
 

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APERTURA NUOVO UFFICIO: TUTTO COMPLETATO!

APERTURA NUOVO UFFICIO: TUTTO COMPLETATO!

Siamo molto contenti e soddisfatti del completamento del nostro nuovo ufficio di Carpi! Il risultato, dopo vari mesi impiegati nella ristrutturazione e nella scelta degli arredi, ci rende orgogliosi!

Venite a trovarci, ora a Carpi, oltre nella sede di via G. Mazzali n. 23, siamo anche in Via Etna n. 12 (Rotonda Dorando Pietri).

 
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Pubblicato da su 27 febbraio 2022 in Eurocasaimm

 

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Bonus prima casa per i giovani: la guida alle novità per il 2022.

Bonus prima casa per i giovani: la guida alle novità per il 2022.

La legge di Bilancio 2022 ha introdotto la proroga e rifinanziato con altri 242 milioni di euro il bonus prima casa per i giovani under 36 anni già previste nel decreto Sostegni bis della scorsa estate. Ma come fare ad accedere al bonus prima casa per i giovani che vogliono accendere un mutuo, quanto si può risparmiare e quali requisiti si devono avere? Vediamolo insieme.

Come funziona

Con il bonus mutui prima casa per i giovani di età non superiore ai 36 anni lo Stato dà accesso alla garanzia sull’80 per cento della quota capitale del mutuo necessario ad acquistare casa. In questo modo lo Stato si sostituisce ad altri garanti anche nel caso in cui il richiedente non sia una persona con un contratto a tempo indeterminato, agevolando le banche a concedere prestiti altrimenti considerati “a rischio”. Secondo quanto previsto dalla normativa, inoltre, i tassi applicati al mutuo con requisiti per accedere al bonus non potranno avere tassi superiori al TEGM pubblicato trimestralmente dal Mef.

Le agevolazioni fiscali

Oltre alla garanzia statale sul mutuo, il Bonus prima casa per i giovani under 36 prevede altre agevolazioni fiscali quali:

  • imposta di registro gratuita (invece che il 2 per cento del valore catastale)
  • imposta ipotecaria e catastale gratuita (invece che 50 euro ognuna)
  • Iva al 4 per cento se si acquista casa dal costruttore che diventa credito di imposta
  • Esenzione dall’imposta sostitutiva dello 0,25 per cento sul finanziamento per acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’immobile prima casa con requisiti per accesso al bonus prima casa per i giovani under 36.

Bonus prima casa giovani, quali sono i requisiti

Come previsto dal Decreto Sostegni bis, il bonus prima casa per chi ha fino a 36 anni con particolari requisiti prevede che chi avrà acquistato casa tra il 24 giugno 2021 e il 31 dicembre 2022 possano beneficiare di condizioni particolarmente favorevoli.

Per poter accedere, occorrerà dimostrare:

  • di compiere non più di 36 anni nell’anno del rogito;
  • di avere Isee inferiore a 40 mila euro annui;
  • di dover stipulare un mutuo di non più di 250 mila euro
  • che la casa acquistata sarà adibita ad abitazione principale e non essere accatastata come abitazione di lusso

Non occorrerà invece avere un contratto a tempo indeterminato, poiché la garanzia statale è accessibile anche ad autonomi e precari, purchè in possesso dei requisiti citati.

Bonus prima casa per gli immobili all’asta

Il bonus casa per i giovani under 36 può essere richiesto anche qualora si desideri acquistare all’asta la prima casa, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 13 dicembre 2021 con la risposta all’interpello n. 808. Anche in questo caso le agevolazioni si applicano sulle imposte relative alla registrazione del decreto di trasferimento, oltre che negli altri casi previsti.

Bonus prima casa giovani under 36, come ottenerlo

Per ottenere il bonus prima casa under 36 occorre cliccare sulla categoria “Famiglia e Giovani” nella homepage del sito di Consap, selezionare “Fondo prima casa” e poi “Per accedere al Fondo con la garanzia dell’80%”. A questo punto si potrà scaricare il modulo necessario da riconsegnare compilato alo sportello bancario, insieme a Isee e documento di identità.

FONTE: IDEALISTA

https://www.idealista.it/news/finanza/casa/2022/01/13/157313-bonus-prima-casa-per-i-giovani-la-guida-alle-novita-per-il-2022#simple-table-of-contents-1

 
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Pubblicato da su 21 gennaio 2022 in Attualità

 

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Superbonus 110, proroga al 2023 confermata dal Cdm di Draghi

Superbonus 110, proroga al 2023 confermata dal Cdm di Draghi

Proroga del superbonus 110 al 2023, che potrebbe arrivare al 2024, confermata nel Consiglio dei Ministri presieduto da Draghi che ha dato via libera alla Nadef, la nota di aggiornamento al Def. Secondo le ultime notizie la proroga dell’ecobonus 110 dovrebbe essere contenuta nella legge di bilancio 2022.

Cos’è il Nadef e tutte le misure 2021

Nell’introduzione alla nota di aggiornamento al DEF approvata nel corso del Consiglio dei Ministri si legge infatti “Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, tra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI e agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si sarà inoltre in grado di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali e un primo stadio della riforma fiscale. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime”.

Superbonus 110 proroga 2023 unifamiliari

La proroga al 2023 del superbonus 110 dovrebbe riguardare in primis le case unifamiliari, quelle che attualmente sono maggiormente penalizzate dall’attuale scadenza del superbonus 110 che è fissata per il 30 giugno 2022. Per gli edifici fino a 4 unità immobliari con un unico proprietario la scadenza è fissata al 30 giugno 2022, ma se entro tale data è stato realizzato più del 60% dei lavori, la scadenza slitta al 31 dicembre 2022.

Diverso è il caso dei condomini la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2022. Per gli edifici di proprietà degli ex IACP la scadenza del superbonus 110 è il 30 giugno 2023, o il 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno 2023 è stato realizzato più del 60% dei lavori.

Fonte: Idealista

 
 

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INIZIATI I LAVORI NEL CANTIERE DI CIBENO!

INIZIATI I LAVORI NEL CANTIERE DI CIBENO!

Sono iniziati i lavori nel COMPARTO B16 a Carpi (Cibeno, via Pola Esterna – via Lago di Calamone) dove sorgerà un piccolo edificio residenziale composto da 2 villette, 1 maisonette ed 1 attico con ingresso privato! Seguiremo con entusiasmo questo bellissimo intervento che verrà costruito con i più recenti standard inerenti il risparmio energetico, l’antisismica e l’isolamento acustico!

…ed a breve… partiranno i lavori nel lotto adiacente!!!! STAY CONNECTED!



		
 
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Pubblicato da su 30 settembre 2021 in Eurocasaimm

 

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CHIUSURA UFFICI EUROCASAIMM – Agosto 2021

CHIUSURA UFFICI EUROCASAIMM – Agosto 2021

I nostri uffici rimarranno chiusi nei seguenti giorni di Agosto:

  • Eurocasaimm Carpi: dal 15 al 22 compresi – tel.: 059/645023;
  • Eurocasaimm Novi: dal 7 al 15 compresi – tel.: 059/677539;
  • Eurocasaimm Rolo: dal 13 al 26 compresi – tel.: 0522/658323.

Nei restanti periodi riceveremo previo appuntamento! Ringraziamo per la collaborazione ed auguriamo a tutti BUONE FERIE!!!

 
 

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Bonus fiscali per la casa, tutte le informazioni in una pratica guida

Bonus fiscali per la casa, tutte le informazioni in una pratica guida

Riflettori accesi sui bonus fiscali per la casa. Il Consiglio Nazionale del Notariato e 14 Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione Nazionale Consumatori) hanno realizzato una pratica guida che offre tutte le informazioni relative alle agevolazioni fiscali destinate a rigenerare il patrimonio immobiliare.

 
 

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